Il caso Facebook vs Apple



Ciao a tutti, 

Oggi sono qui per parlarvi dello scontro tra Apple e Facebook relativo all'ultimo aggiornamento di iOS 14.5

La discussione nasce in quanto Apple, con l'ultimo aggiornamento del software, consente al proprietario del dispositivo di rifiutare la raccolta dei dati delle varie app.

Facebook, che basa il suo reddito sui dati dei singoli utenti e le relative pubblicità, viene così messo in grande difficoltà.

Ora cercherò di spiegarvi in modo più preciso.

Facebook, come tante altre applicazioni, utilizza IDFA per vendere annunci per dispositivi mobili e valutarne la relativa efficacia.

Con il nuovo aggiornamento iOS, le applicazioni saranno costrette a chiedere il permesso all'utente per utilizzare IDFA e non sarà quindi più un'impostazione attiva predefinita.

Passiamo ora a vedere i punti di vista delle due grandi potenze.

Partiamo da Apple, la quale non ha particolari interessi nell'acquisire i dati dei suoi clienti in quanto basa il suo reddito sulla vendita dei dispositivi piuttosto che sulle pubblicità.

Si è inoltre sempre presentata come un'azienda molto attenta alla tutela della privacy dei propri clienti.

D'altro canto Facebook, che preoccupata annuncia che questo aggiornamento potrebbe dimezzare il suo profitto dato dalle pubblicità e colpire così molto duramente anche le piccole imprese.

Pensa inoltre che le inserzioni siano importanti per offrire al cliente migliori esperienze online.

Da tenere in conto, in questa situazione, è il regolamento generale per la protezione dei dati personali, la principale norma europea relativa a questo argomento.

Il regolamento dice infatti che è possibile il controllo del dato dell'utente da parte delle aziende e della circolazione dello stesso. Allo stesso tempo però, l'interessato deve sapere se i suoi dati vengono utilizzati e in quale modo, questo per tutelare lui e la collettività dai possibili rischi.

Ogni volta che vengono trattati argomenti di questo tipo rimango stupita, anche se in parte ne sono consapevole, rispetto a quanto siamo costantemente monitorati e controllati verso ogni azione che compiamo sui nostri dispositivi.

Un film che mi ha fatto ragionare e che mi ha aperto gli occhi su questo mondo è The Social Dilemma, disponibile su Netflix.


Nel film viene mostrato quanto interesse abbiano le aziende nella raccolta dei nostri dati e quanto, tramite questo, riescano a renderci sempre più dipendenti.

Infatti più i nostri dati, le nostre preferenze, le nostre attività vengono monitorate e analizzate, più le aziende e l'algoritmo ci propongono contenuti in linea con che hanno a disposizione su di noi e quindi ciò che ci potrebbe piacere.


Di conseguenza, più noi vediamo cose che ci interessano, più aumenta il tempo che passiamo davanti ai social o a Internet e questo porta grande guadagno alle aziende tramite visualizzazioni, click e acquisti.

E' un circolo vizioso di cui è difficile rendersi conto e da cui, ancora di più, è difficile uscire.

Penso quindi che sia giusto sfruttare Internet per tutti i suoi aspetti positivi ma che si debba stare molto attenti quando si accettano condizioni che nessuno di noi legge in quanto troppo lunghe.

E soprattutto bisogna sempre saper distinguere la vita vera rispetto a quella online.


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